Una domanda che può sorgere spontanea per coloro che si affacciano al mondo degli investimenti è la seguente:

perchè investire?

La risposta a mio avviso è molto semplice:

per evitare che i nostri  risparmi vengano intaccati dal nemico “inflazione“.

Accantonare del risparmio e non investirlo è una scelta finanziaria, che però comporta sempre un rischio (a differenza di quello che si può pensare), ovvero vedere diminuire il nostro potere di acquisto futuro.

Ad esempio, una somma di 10.000 Euro non investita, nello scenario con un’inflazione del 2% per i prossimi 10 anni, diventa 8.203 Euro alla fine del decimo anno;  d’altro canto, un bene che oggi costa 10.000 Euro, applicando lo stesso tasso d’inflazione è presumibile che valga 12.200 Euro alla fine dello stesso periodo.

Il nemico dunque da battere è  l’inflazione.

L’interesse composto agisce implacabile anche in questo caso, ma con effetti contrari a quelli desiderati.

Maggiore è il tempo in cui non investo, maggiore sarà la diminuzione del potere di acquisto che avrò di una determinata somma iniziale.

Ipotizzando sempre di avere una somma a disposizione di 10.000 Euro, se l’inflazione rimane al  2%,  in 30 anni vedrò “ridotto” il mio capitale ad un valore “reale” di 5.520 Euro, con una perdita di potere di acquisto del 45% circa!

Ogni investitore di successo dovrebbe dunque avere come obiettivo minimo l’ottenimento di un rendimento almeno uguale al tasso d’inflazione.

I mercati finanziari sicuramente presentano i loro rischi, ma come visto in questo post anche la scelta di non far nulla ne comporta degli altri; la sicurezza assoluta non esiste in termini “reali” di rendimento.

4 commenti
  1. Mauro Martelli
    Mauro Martelli dice:

    Bravo!
    A me farebbe piacere se tu scrivessi qualcosa a proposito dell’andamento delle obbligazioni in funzione dell’inflazione.
    Un abbraccio

    Rispondi
    • Attilio
      Attilio dice:

      Avremo modo di approfondire questo tema; ti anticipo sin da subito che l’inflazione per le obbligazioni
      è il vero “killer” come si dice in gergo, con effetti peggiori di quello che potrebbe provocare uno stesso rialzo
      dei tassi.

      Rispondi
  2. Angelo
    Angelo dice:

    Un altro fattore di base che spinge a cercare il rendimento delle risorse, incluse quelle economiche, sono i crescenti bisogni dell’uomo associati al proprio benessere. Con l’evoluzione della società, cultura e stile di vita crescono e diventano più sofisticate le esigenze e necessita da soddisfare. Parafrasando : Da una spiga di grano 🌾… al campo di grano .

    Rispondi
    • Attilio
      Attilio dice:

      Grazie per il contributo; certamente ognuno di noi ha i propri obiettivi finanziari,
      ed investire è un modo per raggiungerli; quello di battere l’inflazione o starci almeno
      pari penso tuttavia sia un obiettivo “a fattor comune” per tutti noi.

      Rispondi

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *