Abbiamo accennato nel precedente post dedicato alle diverse categorie di asset class alla possibilità di realizzare un piano d’investimento utilizzando gli ETF (Exchange Traded Fund).

Gli ETF sono degli strumenti semplici, ma sopratutto a basso costo, che ci offrono la possibilità di investire replicando i mercati e le tipologie di attivi disponibili sui mercati finanziari.

Per un approfondimento tecnico potete consultare il sito www.justetf.com

Le cose importanti da valutare nella scelta di un ETF per la costruzione di un portfolio sono le seguenti:

  1. costi : “Costs matter and matter a lot!” (I costi contano e parecchio!). Ricordiamoci sempre che i rendimenti di un investimento sono incerti, ma i costi  sono certi e possono essere controllati ed ottimizzati. Un buon ETF deve presentare costi di gestione(TER) possibilmente inferiori allo 0.40% e comunque i più bassi possibili.
  2. dimensione del fondo : dobbiamo possibilmente privilegiare i fondi più capitalizzati, ovvero con la dimensione maggiore possibile; questo li rende “liquidi” e più facilmente scambiabili sul mercato;
  3. politica di gestione dei dividendi: gli ETF possono essere a capitalizzazione dei dividendi (accumulazione) oppure a distribuzione dei dividendi; quelli ad accumulazione consentono il reinvestimento automatico dei dividendi nel fondo stesso e sono più efficienti da un punto di vista fiscale.
  4. replica del fondo: possiamo avere ETF a replica fisica oppure sintetica ( un approfondimento in italiano sulla differenza delle 2 tipologie lo trovate a questo link.

Oggi gli ETF vengono scambiati sulle piattaforme d’investimento in maniera analoga alle azioni e quindi è possibile acquistarli in maniera semplice e veloce.

La diffusione di questi strumenti si diffonde sempre di più e gli ETF possono ritenersi adatti alla grande maggioranza di noi investitori.

Indipendentemente dalla scelta degli ETF, la chiave per ottenere dei buoni risultati dipenderà sempre dalle seguenti semplici regole:

  • osservare con “disciplina” un nostro piano d’investimento;
  • apportare, appena possibile, ulteriori  risparmi;
  • non farsi prendere dal panico nei momenti (inevitabili) in cui i mercati finanziari presenteranno delle “correzioni” significative.

Come dice John Bogle : “Stay the course” indipendentemente da ciò che accada e mantieni la tua rotta!

Sereno investimenti a tutti!

 

2 commenti
  1. Max
    Max dice:

    Chi sono i principali emittenti di ETF, sono banche?
    e da cosa deriva la loro affidabilità?
    Esiste in ente che li controlla?

    Rispondi
    • Attilio
      Attilio dice:

      I principali emittenti sono banche d’investimento , su tutte Blackrock (Ishares) e Vanguard del fondatore John Bogle.
      Per quanto riguarda l’affidabilità , considera che sono i gestori con più asset mondiali in gestione,
      in pratica loro 2 stanno creando un duopolio con i relativi pro e contro.Io suggerisco comunque di diversificare l’acquisto di ETF
      anche per emittente,ne esistono infatti anche degli altri (non si sa mai , l’esperienza Lehman Brothers insegna).

      Rispondi

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