( Articolo in collaborazione con il blog Il consulente intelligente )

Parliamo di rischio specifico negli investimenti.

A chi non piacerebbe pescare il titolo dalle mirabolanti potenzialità di crescita futura, che ci permetta di arricchirci in breve tempo, e guadagnare soldi facili?

E’ il sogno di tutti.

Ecco, peccato che però questa cosa non sia possibile. Ovvero, indovinare oggi quella che sarà la “gallina dalle uova d’oro” di domani, salvo dotazione di sfera di cristallo, non è fattibile. L’unica cosa certa è che un investimento di questo tipo vi espone a dosi di rischio puro, il famoso rischio specifico, per l’appunto. Cosa significa in concreto? Significa che, avendo puntato i vostri soldi su di un unico emittente, se quell’azienda salta per aria, perdete tutti i vostri soldi.

Ora, se pensate che questo non sia possibile, se pensate che alcune aziende non falliranno mai, se pensate che questo rischio sia lontano da voi, l’invito è di continuare a leggere.

Questa di seguito è la più antica banca in attività e longeva al mondo. Parliamo del 5° gruppo bancario italiano dopo Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco BPM e UBI Banca (https://it.wikipedia.org/wiki/Banca_Monte_dei_Paschi_di_Siena).

Ecco l’andamento del titolo:

(https://twitter.com/jsblokland/status/1215606324760846339)

Andiamo a dare un occhio anche oltre oceano.

Peschiamo un colosso “too big to fail”, troppo grosso per fallire. Amazon.

Bene, ecco l’andamento di Amazon nel corso del 2000:

Fra il dicembre 1999 ed il settembre 2001, Amazon ha perso il 94% del suo valore.

Non a caso pochi mesi fa lo stesso fondatore di Amazon, Jeff Bezos dichiarava: “ Un giorno falliremo , nostro compito è far si che quel momento accada il più tardi possibile “. Per ora quel momento sembra ancora molto lontano ma chi lo sa!

https://www.lastampa.it/tecnologia/news/2018/11/19/news/jeff-bezos-un-giorno-anche-amazon-fallira-1.34061093

Questo è esattamente il rischio specifico ovvero equivale a “scommettere”. Può andare bene ma è molto probabile che possa andare anche male!

“Dai miei primi insuccessi avevo imparato che, per quanta fiducia nutrissi in una certa scommessa, potevo comunque sbagliarmi; e che una corretta diversificazione era il segreto per ridurre i rischi senza compromettere i rendimenti”. Ray Dalio, fondatore di Bridgwater, uno dei più grossi hedge fund al mondo (dal libro “Principles”).

Mettere in pratica questo semplice principio di diversificazione, ed evitare concentrazioni di rischio quindi, è l’unico modo che permette all’investitore di tutelare il proprio patrimonio, ed evitare di cadere nei vari Cirio, Parmalat, Popolare di Bari, Lehman Brothers, Enron, Tiscali, e Seat PG, giusto per citarne alcuni.

Grazie al contributo del blog Il Consulente Intelligente.

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