Foto di Steve Buissinne da Pixabay

“La matematica è l’alfabeto nel quale Dio ha scritto l’universo.” Galileo Galilei

C’è un modo semplice per stimare i rendimenti attesi per gli investimenti azionari.

L’equazione di Gordon è un ottimo strumento per stimare i rendimenti futuri che ci possiamo attendere da un investimento in azioni.

Questa formula è una specie di “faro” per gli investitori, utilizzata ampiamente da 2 grandi della finanza, che abbiamo spesso citato nel blog , ovvero Jack Bogle e Bill Bernstein.

Essa consente di fare una stima su ciò che potrebbe essere il rendimento a lungo termine di un investimento azionario (il concetto chiave qui è “lungo termine”).

Sebbene l’analisi della storia sia un buon punto di partenza per valutare i rendimenti che hanno avuto le azioni e il rischio a cui andiamo incontro, essa non ci dice molto invece su ciò che possiamo aspettarci in futuro: è qui che ci viene in soccorso l’equazione di Gordon.

L’equazione di Gordon

La formula di Gordon può essere applicata ad ogni indice azionario diversificato, come ad esempio l’MSCI World, e ci dice che:

Rendimento atteso di un investimento azionario = Dividendo attuale + crescita netta degli utili azionari

Considerando ad esempio il dividendo dell’ MSCI World al 30/06/2020 ( 2.17% ) , e che storicamente un valore conservativo della crescita reale (al netto dell’inflazione) degli utili delle società componenti l’MSCI World è stato dell’ 1.4% (fonte: W.Bernstein – The Investor’s Manifesto” ) abbiamo il seguente risultato:

Rendimento atteso MSCI World = 2.17% + 1.4% = 3.57% (annualizzato al netto inflazione)

La formula di Gordon ci dice che la previsione di rendimento, al netto dell’inflazione, per i prossimi 20 anni è del 3.57%; se ipotizziamo un tasso d’inflazione del 2%, stiamo parlando di un rendimento lordo di circa il 5.5%.

Per avere un rendimento atteso più alto, possiamo andare a considerare l’indice MSCI Emerging Markets; in questo caso avremmo:

Rendimento atteso MSCI Emerging Markets = 2.56% + 1.4% = 3.96% (annualizzato al netto inflazione) .

Ovviamente questi dati non sono da scolpire sulla pietra, ma ci possono dare una buona indicazione su ciò che ci possiamo attendere in futuro.

Come di diceva Graham:

” A breve termine la borsa vota, a lungo termine pesa”

quindi sono i fondamentali che avranno la meglio sulla speculazione di breve e medio periodo, e l’equazione di Gordon è un ottimo strumento per noi investitori di lungo termine.

Capite subito che i momenti come quelli vissuti a Marzo fanno sì che gli acquisti fatti quando le quotazioni scendono e dunque i dividendi attuali aumentano non fanno altro che aumentare il rendimento atteso finale del nostro investimento a lungo termine.

In ogni caso il motore principale è costituito dalla crescita degli utili societari; finché ci saranno allora potremo sperare di vederli riflessi sui mercati azionari.

3 commenti
  1. Sebastiani Alessandro
    Sebastiani Alessandro dice:

    Grazie per l’articolo. Dove hai trovato i dati? Per i dividendi di MSCI W ho controllato l’etf Lyxor corrispondente su Borsa Italiana, ma per la Crescita degli Utili non trovo il dato.

    Rispondi

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