Foto di KANENORI.

“C’è una regola per il settore immobiliare che dice che le 3 parole più importanti sono: ubicazione, ubicazione, ubicazione. La mia regola per gli investimenti è che le 3 parole più importanti sono: diversificare, diversificare, diversificare.”William Sharpe.

Fra le tante notizie di spicco di fine 2020 c’è stata anche quella del raggiungimento o meglio del “ritrovamento” di quota 27000 dell’Indice Giapponese NIKKEI225 dopo oltre 30 anni di attesa.

Quella del Giappone è stata una delle più grandi bolle finanziarie della storia, a cui abbiamo dedicato anche in questo blog un articolo.

Avere scommesso 30 anni fa solo su azionario e solo su Giappone avrebbe portato ad un risultato deludente.

Mai porre tutte le uova nello stesso paniere!

Per contro, un investimento in un Indice globale ci avrebbe consentito di assorbire molto più efficacemente questo storico drawdown del Giappone e in questi giorni di giovare dal suo recupero.

Leggi anche: L’importanza della diversificazione

Attualmente la percentuale di azionario del Giappone all’interno di un Indice ETF All World oscilla fra il 7 e l’8% e quindi noi investitori globali possiamo trarre comunque beneficio da un rialzo delle performance del paese orientale; viceversa un suo ribasso verrebbe comunque assorbito abbastanza bene all’interno dell’Indice.

Non sappiamo cosa ci riserva il futuro, ma abbiamo la certezza che conviene sempre diversificare, sia per area geografica che per asset class, in quanto ci potrebbe essere sempre un altro caso Giappone (o Detroit) in giro per il mondo.

Rimaniamo sempre umili di fronte ai mercati.

2 commenti
  1. Andrea Valenti
    Andrea Valenti dice:

    Ottimo articolo! Il Giappone è davvero un esempio di come non sempre i mercati azionari recuperano in un decennio. Aggiungerei alla diversificazione anche il “potere” di investire in maniera continuativa nei mercati: un’entrata costante anche nel mercato giapponese avrebbe permesso di beneficiare del ribasso di questi anni e di recuperare prima le perdite subite da una bolla speculativa tanto importante quanto dimenticata

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    • Investiresereni
      Investiresereni dice:

      Grazie mille! Infatti i settoriali in generale possono soffrire parecchi anni di cali (vedi anche il caso del Nasdaq dal 2000 al 2015) ma, come correttamente dici, aggiungendo un PAC alla diversificazione possiamo creare uno strumento molto resiliente ai cicli economici.

      Se poi inoltre si ribilancia di tanto in tanto, ecco allora la “triade magica” che ha superato sempre la prova nel tempo! Mi dai lo spunto per fare un articolo a riguardo. Grazie ancora.

      Rispondi

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